25 settembre 2017

24/09/2017 cronache appenniniche

Domenica mattina, nonostante il meteo non fosse dalla nostra parte alle ore 8.30 ci troviamo al bar michelangelo in periferia a modena direzione sud!
4 vespa e 1 gilera.
l'idea di massima è di salire per Croce Arcana, scendere verso la Toscana e risalire per il Passo Foce a Giovo verso casa.
Puntiamo velocemente verso Marano sul Panaro da dove prendiamo la fondovalle per salire verso Fanano quindi Ospitale e iniziamo ad ascendere a Croce Arcana; qui la strada è sterrata ma la sede stradale è in generale ricoperta a tratti da pietrisco fine e le nostre ruotine sembrano "digerirlo" piuttosto bene.
Arriviamo alla Croce con un pioggerellina impalpabile ci fermiamo per fare qualche foto e ripartiamo proseguendo sulla strada che scende verso la Toscana ritornando asfaltata e scendiamo fino a Doganaccia e Cutigliano dove riprendiamo la SS12 fino a prendere la deviazione per l'Orrido di Botri passando per  Montefegatesi..
qui la strada è piuttosto sconnessa e abbiamo allungato un po' il percorso proposto da maps ma ormai che ci siamo affrontiamo la discesa e la risalita... sicuramente una zona che meriterebbe di fermarsi di più ma i tempi, ahinoi, sono stretti.
Giungiamo nuovamente sulla strada asfaltata (per modo di dire) che sale verso foce a giovo.
presto torna lo sterrato e superato il rifugio Casentini diventa moooooolto sterrato, risaliamo per tornanti fino ad arrivare al pezzo 
più impegnativo, almeno per lo scrivente... alla mia sinistra parete verticale ricoperta da rete metallica anti caduta sassi a destra l'oblio! fortunatamente le nubi nascondono lo strapiombo e non rimango bloccato dal terrore!
dietro di me sento le altre Vespa ma non sento il rumore del 4t del Gilera. Ci fermiamo e una telefonata ci segnala che il Gilera è in panne in mezzo al bosco a un paio di km. Ormai a pochissime curve dalla vetta, ma comunque soddisfatti, riscendiamo verso l'infortunato 
ci occorrono attrezzi ma nel nostro armamentario non abbiamo previsto brugole (nella vespa non ci sono!!!) fortunatamente 
troviamo aiuto nel rifugio Casentini, molto gentilmente ci trovano un surrogato di brugola e Mac Omar Gyver sistema la catena con relativa maglia rotta e ripartiamo!
Memori dell'Orrido puntiamo verso Lucca, la strada è più lunga ma meno buche e sassi :-D
Verso le 16.30 sopraggiunge un leggero languorino... E' tempo di mangiare... non trovando un'area di sosta con tavolo e panche ci adattiamo in un parcheggio su una strada poco frequentata a fianco di un capannone abbandonato... Siamo partiti da Modena con il necessario per un piccolo pique-nique... giusto qualche panino, un pochino di affettati, 5 litri di brodo e più di 2 kg di tortellini fatti in casa con pentolone e fornellino a butano... contando che eravamo in 5 fate un pochino i vostri conti :-D svuotata la pentola ci facciamo anche un caffettino con la moca, ricarichiamo le nostre cavalcature e puntiamo verso l'Abetone sotto la pioggia, da qui in un paio d'ore rientriamo tutti a casa sulle nostre ruote, Gilera compreso. 

1 commento:

  1. Dimentichi di raccontare anche del parafango del gilerino.....

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