scooter di ferro a marce, tanta strada, buona compagnia, cibo e fernet al 2%...
30 dicembre 2017
Anniversario serate tigelliche
21 dicembre 2017
#pane2ToneaModna ! Sabato 23 dicembre
17 dicembre 2017
Pranzo tigellico di fine anno
11 dicembre 2017
Appuntamenti tigellici
29 novembre 2017
Una serata tigellica
5 ottobre 2017
Tigelle marittime!
29 settembre 2017
Foto tigelliche
25 settembre 2017
24/09/2017 cronache appenniniche
4 vespa e 1 gilera.
l'idea di massima è di salire per Croce Arcana, scendere verso la Toscana e risalire per il Passo Foce a Giovo verso casa.
Puntiamo velocemente verso Marano sul Panaro da dove prendiamo la fondovalle per salire verso Fanano quindi Ospitale e iniziamo ad ascendere a Croce Arcana; qui la strada è sterrata ma la sede stradale è in generale ricoperta a tratti da pietrisco fine e le nostre ruotine sembrano "digerirlo" piuttosto bene.
Arriviamo alla Croce con un pioggerellina impalpabile ci fermiamo per fare qualche foto e ripartiamo proseguendo sulla strada che scende verso la Toscana ritornando asfaltata e scendiamo fino a Doganaccia e Cutigliano dove riprendiamo la SS12 fino a prendere la deviazione per l'Orrido di Botri passando per Montefegatesi..
qui la strada è piuttosto sconnessa e abbiamo allungato un po' il percorso proposto da maps ma ormai che ci siamo affrontiamo la discesa e la risalita... sicuramente una zona che meriterebbe di fermarsi di più ma i tempi, ahinoi, sono stretti.
Giungiamo nuovamente sulla strada asfaltata (per modo di dire) che sale verso foce a giovo.
presto torna lo sterrato e superato il rifugio Casentini diventa moooooolto sterrato, risaliamo per tornanti fino ad arrivare al pezzo
più impegnativo, almeno per lo scrivente... alla mia sinistra parete verticale ricoperta da rete metallica anti caduta sassi a destra l'oblio! fortunatamente le nubi nascondono lo strapiombo e non rimango bloccato dal terrore!
dietro di me sento le altre Vespa ma non sento il rumore del 4t del Gilera. Ci fermiamo e una telefonata ci segnala che il Gilera è in panne in mezzo al bosco a un paio di km. Ormai a pochissime curve dalla vetta, ma comunque soddisfatti, riscendiamo verso l'infortunato
ci occorrono attrezzi ma nel nostro armamentario non abbiamo previsto brugole (nella vespa non ci sono!!!) fortunatamente
troviamo aiuto nel rifugio Casentini, molto gentilmente ci trovano un surrogato di brugola e Mac Omar Gyver sistema la catena con relativa maglia rotta e ripartiamo!
Memori dell'Orrido puntiamo verso Lucca, la strada è più lunga ma meno buche e sassi :-D
Verso le 16.30 sopraggiunge un leggero languorino... E' tempo di mangiare... non trovando un'area di sosta con tavolo e panche ci adattiamo in un parcheggio su una strada poco frequentata a fianco di un capannone abbandonato... Siamo partiti da Modena con il necessario per un piccolo pique-nique... giusto qualche panino, un pochino di affettati, 5 litri di brodo e più di 2 kg di tortellini fatti in casa con pentolone e fornellino a butano... contando che eravamo in 5 fate un pochino i vostri conti :-D svuotata la pentola ci facciamo anche un caffettino con la moca, ricarichiamo le nostre cavalcature e puntiamo verso l'Abetone sotto la pioggia, da qui in un paio d'ore rientriamo tutti a casa sulle nostre ruote, Gilera compreso.
22 settembre 2017
#dolomitigellica luglio 2017
Siamo stati un po' assenti dal blog... Ma qualche km è stato calpestato nel frattempo...
Dolomitigellica è un lungo week end in vespa, 6 passi e diverse decine di tornanti
8-10 luglio 2017
880 km circa
1 giorno
modena - canazei
2 giorno
canazei - canazei attraverso 6 passi
3 giorno
canazei - deviazione tremosine - modena
a giugno è stata lanciata l'idea in chat e in seguito a qualche defezione siamo partiti in 3...
Ritrovo e partenza da modena e recupero di omar nella bassa verso le 8.30, saliamo velocemente lungo la ss12 fino a prendere la tangenziale di Verona direzione trento.
Dopo 120 km circa classica sosta fissa al distributore con relativo bar all'uscita della tangenziale
Verso pranzo lasciamo la ss12 per inerpicarci per Lavis-Cembra e a Stramentizzo Nuovo ci fermiamo per una meritata pausa.
in questo ristorante a mangiarci un panino con patatine fritte e berci una birra e caffè ( circa 12 euro) seduti fuori vicino alle vespa in mezzo a decine di moto.
riprendiamo la strada quindi verso Cavalese-Predazzo-Moena-Pozza di Fassa fino a raggiungere Canazei verso le 17.
Piazziamo le nostre tende nel campeggio Camping Marmolada
circa 13 euro a notte 1 persona tenda e moto in piazzola.
Usciamo per un giro in paese dove, a nostra insaputa fino a questo momento, si tiene la Gran Festa da d'Istà, una festa tradizionale Ladina con stand gastronomici e musica per il centro del paese 😬.
La nostra dieta è messa a dura prova a colpi di gulash, cervo polenta e porcini innaffiati da pinte di birra... (11 euro per i piatti, circa 4 euro per il bere)
Rientriamo di corsa in campeggio alle prime gocce d'acqua che presto si trasformano in un violento temporale, ma fortunatamente siamo riusciti intanto a piazzarci sotto la tettoia attrezzata a fianco della nostra piazzola insieme ad altri campeggiatori dall'est europa in fase di grigliatura e con diversi cadaveri di vino sul tavolo.
Finita la pioggia ci fiondiamo in tenda per un beato, anche se a volte disturbato, riposo...
Alle 8 del mattino ci presentiamo al bar del campeggio per la colazione a base di caffè brioches e succo di frutta (4 euro)
Un pieno alla partenza e via!!! direzione Passo Pordoi quindi dopo una ventina di km siamo al passo e pronti per un intermezzo in funivia (18 euro A/R) !!!
saliamo quindi a circa 2800 metri e ci ritroviamo sul Sass Pordoi davanti a noi un paesaggio a tratti lunare circondati dalle dolomiti!
Un giro turistico, che meriterebbe molto più tempo, qualche foto e scendiamo nuovamente al parcheggio e ripartiamo verso Arabba, da qui dobbiamo scegliere se continuare il giro dei 4 passi (Sella Ronda) verso il Passo Campolongo o proseguire verso Cortina affrontando altri passi... visto l'orario puntiamo a Cortina!
Alle porte di Cernadoi manchiamo la deviazione per il Passo Giau e il Passo Staulanza
e tiriamo dritto per il Passo Falzarego, ci fermiamo a mangiare un panino poi decidiamo di deviare il nostro cerchio facendolo diventare un 8,
infatti dal Falzarego 2105 metri prendiamo per il passo Giau prima di raggiungere il passo una vespa ha qualche problema sembra a livello di carburazione e ci fermiamo per un intervento a "carburatore" aperto... ripartiti raggiungiamo il Passo Giau metri 2236 e riscendiamo nuovamente al Falzarego dopo esserci ricongiunti con la strada che sale da Cernadoi.
Dal Falzarego a questo punto passiamo immediatamente al Passo Valparola 2168 metri a pochissimi km uno dall'altro.
A ogni passo naturalmente ci fermiamo per la foto e per acquistare gli adesivi che attestano la "conquista"
Dopo essere stati fermati dalla polizia per dei controlli e un pieno di benzina raggiungiamo il passo Gardena 2121 metri e da qui eccoci all'ultimo, il Passo Sella (2240 mt) che ci accoglie con un cielo nero che promette pioggia.
Scendiamo infine verso Canazei con una sosta in un ristorante su un laghetto con un bel sole per un aperitivo con panino e birra fresca.
Dopo una doccia ritemprante torniamo alla festa di Canazei, purtroppo si mette a piovere e troviamo rifugio e cibo alla Montanara dove ci facciamo tentare da un piatto enorme di tagliatelle con funghi porcini :-)
Rientriamo in campeggio che non piove più e ci buttiamo nelle tende, la notte porta un violento temporale che andrà avanti fino alle cinque del mattino,
terribile dover rimanere in tenda con la pipì e fuori acqua a catinelle :-D
Al mattino facciamo nuovamente colazione al bar del campeggio e ci rimettiamo in strada direzione casa, ripercorriamo la stessa strada fino a Rovereto dove ci fermiamo per fare il pieno. La vespa di Omar ha qualche problema a riaccendersi, ma dopo qualche tentativo a spinta ripartiamo per la nostra
deviazione per la forra, sopra limone. Qui ci fermiamo per una pizza e poi affrontiamo il rientro definitivo via rovereto verso verona e modena.
A Verona ci fermiamo allo stesso bar dell'andata dove reincontriamo una coppia di motociclisti di bologna già visti all'andata e a canazei.
Qui rimaniamo quasi 1 ora e mezzo per far ripartire la vespa di Omar con evidenti problemi, tra sfotto e omarelli che si moltiplicano attorno al capezzale della Vespa sofferente ;-)
Finalmente riusciamo a ripartire e alle 20 siamo tutti a casa. Quasi 900 km e bei ricordi...
15 febbraio 2017
Giovedì 16 zona artigianale
1 febbraio 2017
#tigellefantentreffen2017 #elefantentreffen un articolo tutto per noi!!!! :-D
30 gennaio 2017
#tigellefantentreffen2017 #elefantentreffen resoconto di viaggio fresco fresco
Partiamo decisi in direzione Ostiglia sulla SS12 per incontrarci con Martino e Zanco entrambi in Vespa e al loro primo elefanten. Sono in ritardo ci diamo quindi appuntamento verso nord. Ci raggiungono dopo la tangenziale di Verona e alle 11 il serpentone raggiunge il distributore a Bolzano dove abbiamo appuntamento con l'ultimo personaggio del nostro gruppo, Davide (tigella subalpina), anche lui in Vespa; purtroppo l'ottavo doveva essere Giovanni che non ha potuto partecipare... Nel'attesa di recuperare Davide al benzinaio di Bolzano arriva un gruppo di Genova con vespa e sidecar ural.
e scendiamo verso Innsbruck e da qui verso Rosenheim; le strade sono bellissime e circondate da campi innevati.
Le temperature durante questa prima giornata, a parte le ore centrali sono state piuttosto rigide; nonostante questo l'abbigliamento ha tenuto bene e anche gli scooter non hanno patito. Le gomme termiche, a meno che non si finisca su tratti ghiacciati, tengono perfettamente la strada.
Riprendiamo quindi la marcia e attraversiamo il Danubio anche lui completamente ghiacciato!!! alle 15 siamo nella "Fossa" degli elefanti!
Incontriamo il gruppo di vespisti da Padova poi scendiamo, smontiamo il campo e carichiamo gli scooter pronti alla salita verso l'uscita. Prima abbiamo studiato lo stato del sentiero e sembra affrontabile. Si tratta di un sentiero di 3/4 metri di larghezza di neve battuta e a tratti ghiacciata con solchi creatisi sotto il continuo passaggio dei mezzi dei partecipanti. in alcuni tratti ai lati del sentiero tende e moto restringono ulteriormente il passaggio. Il primo tratto lo affrontiamo senza problemi, grazie soprattutto alle gomme termiche,ma nella zona più trafficata siamo tutti costretti a fermarci causa sidecar inchiodati in mezzo al sentiero! ripartire con le gomme sui tratti ghiacciati non è semplice ma fortunatamente gruppi di partecipanti aiutano tutti quelli che hanno problemi. Dopo mezz'ora tutti siamo fuori dal raduno una foto di Fede con "l'Avvocato" e via che si riparte direzione Schwaz.
Sosta sul Danubio per sfruttare il meraviglioso set fotografico che ci si presenta davanti. la superficie del fiume completamente ghiacciata e piccole onde sembrano essersi congelate!
Verso le 18 giungiamo al nostro albergo e dopo aver preso possesso delle stanze ci prepariamo per la cena nell'albergo stesso.